14/04/17

Digital transformation: All in!



Sono stato particolarmente contento di essere riuscito a partecipare ieri all'evento di Injenia "All in" sul tema della Digital Transformation.
Ho sempre poche occasioni di uscire dall'azienda, ma ogni tanto è fondamentale cercare ispirazioni e nuovi spunti e ieri, vi assicuro, nella meravigliosa cornice dell'Opificio Golinelli a Bologna ce ne erano tantissimi.
Inspired era il titolo della sessione del mattino e non poteva che cominciare con la visione di Bill Hippenmeyer, cloud Sales engineering di Google che ha sapientemente illustrato i prossimi trend.
Una frase su tutte "A Google interessa creare valore per i clienti in generale, lo farà con l'intelligenza artificiale, poi cercherà di trovare il modo di creare valore per se stessa, ma intanto costruiamo un mondo nuovo!"
Basterebbe che fosse rimasta in mente questa frase ai molti imprenditori presenti.
Eccezionale l'energia di Bill, ha detto che sarebbe potuto andare avanti per ore a parlare e io non ho nutrito alcun dubbio in merito.

Interessante il contributo di Marco Grieco di Ernst & Young che oltre a delineare le tante opportunità di investimento a disposizione ha illustrato un buon caso sull'utilizzo della blockchain applicato addirittura alla Pubblica Amministrazione.
Se si voleva poi toccare il futuro da vicino bastava assistere all'intervento di Emanuele Micheli della Scuola di Robotica, chi continua a pensare che la sua vita non sarà intaccata dalla presenza dei robot commette un'imperdonabile leggerezza.
Se un genitore non sa che pesci pigliare per il futuro del figlio doveva essere all'intervento di Alessandro Rimassa di TAG innovation School, Ha parlato splendidamente di business model (ieri, dopo questo intervento, ho deciso che per forza devo diventare Certified Practioner di Business Model You di  Tim Clark) e di new jobs come developer, ux designer, ecommerce specialist, growth hacker, data specialist, chief digital officer. Think local, act global e sottoponi continuamente a revisione il tuo modello di business.

E' stata poi la volta di 4 casi aziendali, 4 diverse esperienze progettuali di Injenia che ha aiutato Barilla, Menarini (assumono, se interessa, ha detto Eugenio Capasso), Max Mara e Marrazzi.
Tutti e 4 gli interventi hanno avuto un comune denominatore, l'enorme sfida del cambiamento culturale e organizzativo che sta sconvolgendo le aziende ovunque.
Chi non si fa trovare pronto, negli utilizzi della tecnologia, ma soprattutto nella capacità di ingaggiare i propri lavoratori rischia di non esserci tra 5 anni.
Da qui la necessità di interrogarsi, sperimentare, ripensare modelli di business e modelli organizzativi.
L'osservazione di chi facilita l'introduzione di nuovi modi di collaborare è proprio quella di creare maggior engagement tra i lavoratori e maggior valore per tutti.
"Le persone non sono abituate a sentirsi chiedere un'idea, ma solo a eseguire, ma chiedendo si ottiene moltissimo", Alessandra Ardirizzoia, Barilla.
"Abbiamo assolutamente bisogno di connettere goods, data, customer and people", Antonio Farini, Max Mara.

Brillante l'intervento di Claudio Coni, di Marrazzi, di cui oltre allo spassoso racconto sull'invenzione del cronografo marino e al suo utilizzo del cynefyn framework, mi porto a casa le sue 10 lezioni tra cui oltre alle note "meglio poche cose, ma fatte bene", "impara dai fallimenti" spicca la "non ti preoccupare, qualcuno contro la tua idea innovativa lo avrai sempre, pazienza" e un po' amara, ma sempre vera l'undicesima "a volte il lavoro che fai non viene nemmeno riconosciuto".

Nel pomeriggio spazio a singole sezioni di approfondimento su diversi temi, tutti molto interessanti, ho seguito ovviamente quelli di mia competenza sul digital marketing, tra tutti ho apprezzato quello di Andrea Billi sul Seo, dove ha parlato dell'importanza di esserci nei micromomenti che contano..

Insomma, davvero una bella organizzazione di Cristiano Boscato per questo evento di Injenia,  di cui mi è piaciuta la definizione di Alberto Buzzi "Quando tento di spiegare cosa è o cosa fa Injenia cerco di adattarmi al mio interlocutore, ma siamo una Bridge company".
Avevo tentato di fare un progetto con loro nel 2012, quando erano ancora meno di 15, ma forse non ero stato cosi bravo a presentare il valore delle Google Apps e delle opportunità del cloud, un vero peccato, ma mi ha fatto enorme piacere  sapere che ora che sono in 80 stanno di nuovo stretti nei loro uffici.
Il Presidente ha ricordato a tutti che investire è un rischio, ma in alcuni casi l'unica scelta, che spesso però è altamente remunerativo e produce anche nuova occupazione.

Sempre di più sono convinto che il nuovo modo di lavorare e creare valore passi dal nuovo modo collaborativo di condurre e sviluppare i progetti e, per fortuna, ho ormai sfondato sull'utilizzo di certi ambienti per condividere il lavoro, si va via nettamente più veloci e leggeri e tutti sono sempre allineati!

Buona Pasqua a tutti!

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